Hoka Clifton 8: recensione, scheda tecnica, prezzo

Hoka Clifton 8: recensione, scheda tecnica, prezzo

Le Hoka Clifton sono arrivate all’ottava edizione.

Non credo che sia una sorpresa: piacciono a moltissimi runner, me compreso, e quindi Hoka le mantiene fieramente nel suo catalogo (speriamo ancora per molto…).

Secondo Hoka, le Clifton 8 sono scarpe che offrono equilibrio tra leggerezza e morbidezza, con ammortizzazione bilanciata, stabilità standard, e con una nuova schiuma che dovrebbe renderle più reattive rispetto alle 7.

Sarà così?

Non ci resta che scoprirlo.

Scheda Tecnica

  • Marchio: Hoka
  • Modello: Clifton 8
  • Ammortizzazione: Alto
  • Peso: 250 gr uomo / 215 gr donna
  • Drop: 5 mm
  • Famiglia: Clifton
  • Costituzione: Medio – Forte
  • Impronta: Neutro
  • Superficie: Asfalto
  • Utilizzo: Allenamento
  • Ritmo: Medio
  • Piede: Normale
  • Appoggio del piede: Tallone
  • Distanza: 10 K – Mezza maratona – Maratona

Cosa significa appoggio? Cos’è il drop? Tutte le risposte nel nostro articolo come scegliere le scarpe da corsa.

 

hoka clifton 8

PARTE ALTA

Hoka cerca di stare al passo coi tempi e utilizza per la tomaia di queste Clifton 8 un materiale mesh, classico di molte calzature, ma completamente vegano.

Non so quanta differenza possa fare ai nostri piedi, ma sicuramente qualcosa lo farà per l’ambiente, quindi ben fatto Hoka.

Il mesh sembra essere stato rivisto e aggiunge traspirabilità ad una scarpa che secondo me già lo era abbastanza. Ma più ce n’è e meglio è.

Sono ottime anche in temperature bollenti, come quelle a cui ci stiamo (ahimè) abituando negli ultimi anni. D’inverno non saranno strepitose nel tenerci i piedi asciutti in caso di pioggia o pozzanghere, meglio quindi andare rapidi e scaldarsi i piedi!

Si nota che rispetto alle Clifton 7 le 8 hanno acquistato un po’ più di spazio in punta. Mi pare fosse una richiesta avanzata da molti runner, che le sentivano troppo strette.

Con questa larghezza dovrebbero andar bene praticamente tutti i piedi che si considerano di misura standard o leggermente larghi, ma se sapete di avere più di qualche millimetro rispetto alla media allora è meglio puntare subito sulla versione wide.

Questo vale soprattutto se intendete farci uscite lunghe.

Non sono scarpe molto strutturate sulla tomaia. Se siete abituati a scarpe che vi tengono il piede stretto e molto fasciato, sostenuto bene sui lati, come avviene in altre Hoka, forse le Clifton 8 non sono adatte a voi.

Se invece non ne avete bisogno e volete comfort, e ancora più comfort, allora siete sulla strada giusta.

É un mesh molto piacevole da sentire sui piedi.

Sul tallone, nonostante il resto della scarpa sia poco robusto, troviamo invece la classica rigidità di Hoka, che aiuta moltissimo a tenere il piede ben in posizione. Io mi trovo benissimo con questa parte, ed è un altro dei motivi per cui indosso Hoka, anche per i trail.

Come accadeva per le 7, anche in questa versione la linguetta posteriore si allunga parecchio. In teoria serve per agevolare l’entrata del piede, e in effetti sembra aiutare.

PARTE BASSA

Hoka afferma di avere una nuova schiuma in queste Clifton 8, ma dovrebbe essere la solita EVA sagomata a compressione.

Non che ci dispiaccia!

É un fantastico equilibrio tra morbidezza e un pizzico di reattività.

Sono molto ammortizzate, siamo pienamente nel mondo Hoka, quello delle scarpe super-ammortizzate e comode. Ma c’è anche un po’ di rimbalzo che le rende ancor più piacevoli.

Hoka dice che sono molto più reattive delle 7, ma non sembra essere questo il caso. Nonostante ciò, sono secondo me perfette da questo punto di vista, anche se a molti potrebbe andare bene un po’ più di spinta.

L’intersuola offre un buon sostegno al piede, forse meno delle Clifton 7, ma sempre ottimo.

Sono leggermente più flessibili rispetto alle precedenti, e questa è un’ottima notizia.

Il Metarocker, uno dei 3 capisaldi di Hoka (gli altri 2 sono l’ammortizzazione e l’Active FootFrame) che consiste in una particolare geometria dell’intersuola che “spinge in avanti” il runner, in questo caso è stato posto vicino al collo del piede.

Funziona davvero bene e il risultato è quella rullata che scorre via liscia, proprio come Hoka promette. É forse la caratteristica che apprezzo di più nelle Hoka, che le rende uniche.

Il drop è di 5 millimetri, avendo l’intersuola una differenza da 24 mm (davanti) a 29 mm (dietro). Il 5mm è una misura tipica di Hoka, l’altra è 4 mm. Non mi pare ci siano eccezioni a queste due.

C’è poi l’immancabile soletta Ortholite, a dare maggior comfort alla nostre piante.

E infine la suola, rivista in parte, che ora aggiunge più gomma in alcuni punti, come nella parte centrale e un po’ di più anche sulla parte esterna del tallone.

Anche sotto all’avampiede notiamo differenze: gli inserti di gomma, prima separati al centro, sono ora collegati da linee oblique, e probabilmente aumentano l’aderenza sull’asfalto, anche se di poco.

VOTO HOKA CLIFTON 8

★★★★

Non posso che dare 4 su 5 alle Hoka Clifton 8.

Sono riusciti a correggere quelle poche cose che non funzionavano e a mantenere il meglio che già avevano.

Sono molto leggere, su questo Hoka ha mantenuto quanto promesso. Credo sia anche merito della tomaia, che essendo poco strutturata permette di risparmiare peso.

Non arrivano al livello delle Rincon, che sono delle piume, ma il risultato è ottimo.

Le ritengo ideali per qualsiasi tipo di allenamento, ma specialmente buone per allenamenti veloci

Divertenti quando vengono spinte a buon ritmo, meno quando si va lenti, ma sempre estremamente confortevoli.

Indicate per runner che scendono con il mesopiede (parte centrale) o di punta, meno per chi usa il tallone. Ma non sarà un problema in ogni caso.

Taglia consigliata: veste standard, quindi il vostro solito numero.

Solo un appunto per quanto riguarda i colori: cercate di non impazzire nello scegliere quello che vi piace di più, sono “solo” 14..

 

DIFFERENZE HOKA CLIFTON 7 E HOKA CLIFTON 8

Brevemente, ricapitoliamo le differenze rispetto alla versione precedente. Le Clifton 8:

  • Sono ora meno strutturate, hanno un po’ meno sostegno plantare.
  • Sono leggermente più traspiranti e hanno una punta meno invasiva (prima c’era un pelino in più di protezione, che arrivava quasi sopra alle dita).
  • Hanno più spazio sull’avampiede e quindi le dita sentono un comfort migliore.
  • La zona sul tallone è più generosa, meno costrittiva, anche se sempre rigida e mantiene il piede ben saldo.
  • Sono sicuramente più flessibili.
  • La suola offre ora maggiore copertura in gomma, per un migliore grip, anche se non molto evidente durante la corsa.

Prezzo