Foot Relax solette per la corsa

Se ami correre sai che purtroppo ti sei scelto una passione che ha i suoi rischi. Ok, stai già scuotendo la testa: a) non l’hai scelta tu, ma ti ha scelto. La corsa funziona così, ammettiamolo. b) quale passione non ha dei rischi? Forse la filatelia, ma non è un valido sostituto della corsa. In ogni caso il nostro sport preferito ci porta a infortunarci piuttosto spesso. Le solette Foot Relax possono mettere un freno a questa raffica di acciacchi. Vediamo come.
Ti capita mai di avere mal di schiena dopo 10-15 minuti di corsa? Un dolore alla fascia lombare, magari non troppo forte, ma costante. Oppure di sentire delle fitte alle ginocchia dopo un po’ che stai correndo. O ancora di avere la sensazione di avere pestato un piccolo chiodo con il tallone o la pianta del piede?
Si tratta di sintomi molto comuni, che possono rimandare ad altrettanto comuni patologie da runner. La corsa sottopone muscoli, ossa e articolazioni a un grande stress. E lo fa in maniera ripetitiva e acuta.
Diversi studi hanno dimostrato che ogni colpo di tallone produce una forza pari a 3-4 volte il nostro peso corporeo. Per un corridore di 68 chili, questo significa che ogni colpo di tallone genererà circa 270 chili di pressione. Nel corso di una corsa di 8 km, questo equivale a oltre 1300 tonnellate di pressione!
È normale che il corpo ogni tanto si lamenti di quello che gli stiamo facendo sopportare con una corsa! Le solette foot relax possono però aiutarci a proteggerci. Maggiore stabilità, maggiore ammortizzazione, maggiore supporto. Queste solette non solo assorbiranno parte dell’urto al posto delle nostre articolazioni. Serviranno anche a correggere eventuali problemi di appoggio e postura.
Ma prima cerchiamo di farci un quadro chiaro dei più comuni problemi che una soletta correttiva può andare a risolvere o prevenire.
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Cause del mal di schiena da corsa
Il mal di schiena dei corridori è molto comune, semplicemente perché il mal di schiena è molto comune in ogni categoria di persone. Il gesto “traumatico” della corsa non fa che aumentare il rischio.
In particolare, si stima infatti che il dolore lombare sia la causa di limitazione di mobilità più diffusa al mondo. E purtroppo nove persone su dieci che cercano cure mediche per questo problema non riescono ad avere una diagnosi da medici o fisioterapisti.
Il numero può sembrare irreale, ma è proprio così: nel 90% dei casi il mal di schiena lombare ha origini non chiare agli stessi medici. L’unica diagnosi è quindi quella per esclusione di patologie note. Ad esempio si può dedurre che la causa non sia un’ernia, pur rimanendo nel dubbio su quale sia allora l’origine del dolore.
Nel caso dei runner, il mal di schiena può insorgere per diversi motivi, ognuno dei quali può essere limitato con l’uso delle solette Foot Relax.
Scarsa mobilità delle anche, scarsa stabilità del bacino
Ad ogni falcata di corsa, il tuo corpo attraversa diverse fasi, cicliche e ripetitive. Anche se non ci facciamo caso, gran parte del movimento che ci consente di correre proviene dai fianchi.
Tuttavia, per creare un movimento efficiente dalle anche ai piedi sono necessarie due cose:
- un’adeguata mobilità dell’anca
- una forte stabilità del bacino
I corridori a cui mancano queste due caratteristiche compensano estendendosi eccessivamente attraverso la colonna lombare, creando un’iperlordosi. Allo stesso tempo, il bacino ruota in avanti, in una posizione inclinata anteriormente.
Non solo questa inclinazione pelvica anteriore e l’iperlordosi rendono difficile impegnare i glutei, ma richiedono anche un lavoro extra ai muscoli della parte bassa della schiena. Con il tempo questi muscoli possono diventare tesi e doloranti.
Debolezza dei glutei
L’anca, il bacino e la regione lombare creano un vero e proprio crocevia nel corpo.
Affinché possiamo muoverci correttamente mentre corriamo, dobbiamo raggiungere e mantenere un equilibrio tra i vari gruppi muscolari in quest’area. È anche importante fornire mobilità e stabilità adeguate attorno a ciascuna articolazione.
Il nostro corpo è però una macchina estremamente intelligente. Anche in presenza di forti squilibri, il corpo del runner si adatta e compensa imponendoci delle modifiche nella biomeccanica della corsa. A volte queste modifiche non le notiamo nemmeno, e non ci danno alcun problema. Il corpo, in questo caso, ha trovato da solo la soluzione.
A volte, purtroppo, alla lunga il nuovo movimento ci fa pagare un prezzo. Ad esempio, la debolezza o l’inibizione dei muscoli dei glutei spesso si traduce in un uso eccessivo dei muscoli lombari. O, in certi casi, dei muscoli posteriori della coscia e dei polpacci.
Il risultato è il mal di schiena, o una continua sensazione di crampi imminenti alle cosce e ai polpacci, malgrado il buon allenamento. I glutei sono spesso snobbati dai runner, ma è fondamentale rafforzarli e allenarli a dovere. Se i glutei non lavorano, al posto loro lavorerà la schiena, in una maniera innaturale e rischiosa.
Scarsa mobilità della colonna vertebrale toracica
Molti di noi, per non dire praticamente tutti, passano dal posto di lavoro all’allenamento. Questo significa “costringere” il corpo a lunghe ore sedentarie, e poi chiedergli di passare all’azione nel giro di pochi minuti.
Spesso il risultato di questa vita “squilibrata” può essere il mal di schiena. Una delle cause derivate dalla eccessiva sedentarietà è la scarsa mobilità ed estensione della colonna vertebrale toracica. Che non è altro che quella parte della colonna che va dalla cervicale alla lombare. Quindi più o meno il centro della nostra schiena.
La colonna vertebrale è fatta di segmenti, e ognuno di essi si muove a seguito dei movimenti degli altri. Se un segmento è limitato nella mobilità, l’estensione e la rotazione spinale complessive necessarie per la corsa proverranno prevalentemente dalla colonna lombare.
Questo tipo di compensazione si traduce in una richiesta indebita sulla parte bassa della schiena, causando la posizione iperlordotica già descritta. Estensione e rotazione del busto sono fondamentali nella corsa, e fanno parte di quei movimenti trascurati dei quali ci ricordiamo solo in caso di infortunio.
Tecnica di corsa sbagliata
Chiaramente, ogni fattore di rischio viene moltiplicato esponenzialmente da una tecnica di corsa scorretta. Correre bene significa ridurre l’impatto indebito sul tuo corpo, mantenere un’armonia simmetrica nei movimenti ed evitare compensazioni rischiose.
Fondamentale è quindi concentrarsi sulla tecnica per mantenere una buona postura e controllare la regione lombo-pelvica. Noi abbiamo provato a dare qualche suggerimento di base nel nostro articolo “Come correre: 15 regole per migliorare”.
Le solette Foot Relax sostengono la fascia plantare e correggono eventuali problemi di appoggio, dandoci un grande aiuto in direzione della corretta tecnica di corsa.
“Core” debole
Altro aspetto spesso ignorato della corsa è la forza e la stabilità del “core”, ovvero della regione addominale e dei suoi muscoli. Posti al centro del nostro corpo, gli addominali ci permettono di mantenere una postura corretta e di non perderla man mano che continuiamo a correre.
Un punto chiave per evitare gli infortuni è quindi la capacità di mantenere una buona postura pelvica. Da questa deriva una buona postura della colonna vertebrale lombare durante i movimenti funzionali per il nostro sport.
Forza, stabilità e mobilità, il tutto nelle zone giuste consentirà al tuo “core” di mantenere una postura lombo-pelvica neutra. E ti permetterà di prevenire anche altri problemi, come l’insieme di infiammazioni che vengono generalmente definite “pubalgie”.
La colonna vertebrale è costituita da vertebre collegate tra loro da dischi nella parte anteriore e da giunti nella parte posteriore. Se hai muscoli addominali deboli queste articolazioni possono irritarsi e infiammarsi e causare infortuni.
Nella tua routine di allenamento inserisci anche degli esercizi per gli addominali, soprattutto quelli bassi, spesso ignorati.
Appoggio sbagliato
Le conseguenze di un appoggio sbagliato del piede richiederebbero un articolo a se stante. Spesso senza accorgercene tendiamo ad avere un appoggio pronato o supinato. Oppure tendiamo ad atterrare con il tallone invece che con il mesopiede, o ancora ad usare le due gambe in maniera diversa.
In ognuno di questi casi, le conseguenze tendono a creare un effetto domino, che spesso ricade sulla schiena.
Le articolazioni sacroiliache si trovano ai lati della parte inferiore della schiena, sopra i glutei. Sono facili da trovare, perchè sono vicino a due ossa nodose nella parte bassa della schiena, in corrispondenza di due “fossette”.
Se si atterra più forte su un piede rispetto all’altro durante la corsa, una pressione eccessiva può essere esercitata attraverso una delle articolazioni sacroiliache. Il risultato? L’irritazione dell’articolazione, che diventerà infiammata e dolorante.
Per correggere i problemi di appoggio, lavora sulla tua tecnica di corsa e riduci la frequenza delle falcate. Le solette Foot Relax in questo saranno un aiuto fondamentale, visto che sono ideate per restituirci una postura neutra.
Sciatica e sindrome del piriforme
Arriviamo ad alcune cause “di rimbalzo”. Si tratta di patologie che scaturiscono dalle problematiche già descritte, innescando una reazione a catena che porterà, tra l’altro, al mal di schiena.
La cosiddetta “sciatica” (sciatalgia) si verifica quando il corpo si sposta durante la corsa in modo tale da esercitare pressione sul nervo sciatico. Il nervo sciatico nasce nella parte bassa della schiena e si estende lungo tutto l’arto inferiore, piede compreso.
Il dolore causato dalla sciatica può presentarsi come dolore alle gambe, dolore all’anca e dolore lombare. Le cause possono essere una tecnica di corsa errata, degli spasmi muscolari che esercitano pressione sul nervo sciatico o la degenerazione dei dischi nella colonna vertebrale.
Se per i motivi già analizzati negli altri punti tendi troppo i muscoli della zona lombare, potresti inoltre soffrire della sindrome del piriforme. Questa è un’irritazione del muscolo piriforme del gluteo, che aiuta la rotazione dei fianchi.
Quando il muscolo si irrita e si infiamma, provoca dolore alla parte bassa della schiena, ai glutei e alla parte superiore delle cosce. È molto frequente nei runner, e lo stesso movimento della corsa rende questa sindrome particolarmente fastidiosa e limitante.
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Le solette Foot Relax

Le solette Foot Relax sono adatte ad ogni tipologia di scarpe da corsa. Garantiscono un ottimo supporto e la massima ammortizzazione, prevenendo e alleviando i dolori articolari e muscolari più frequenti.
I materiali usati (EVA, lattice e silicone) sono antishock ed elastici, non deformanti e lavabili. Non emanano cattivo odore e non fanno sudare i piedi.
Le Foot Relax sostengono l’arcata plantare, riducendo la pressione sul mesopiede e, di conseguenza, la fatica del piede. L’ammortizzazione assorbe gli shock della falcata e dell’atterraggio al posto delle nostre ginocchia, permettendoci di correre più a lungo e senza infortuni.
Le solette Foot Relax diminuiscono notevolmente il rischio di patologie comuni nella corsa, come ad esempio fascite, dolore metatarsale, iperpronazione e dolore alla schiena o al ginocchio. Nel caso questi problemi siano purtroppo già in atto, le Foot Relax possono offrire sollievo e agire da correttori.
Chi corre sa bene che proprio attraverso i piedi passa la salute dell’intero apparato muscolo-scheletrico. Soprattutto se lo sollecitiamo intensamente con i nostri frequenti allenamenti. Lo stesso dolore alle spalle o alla cervicale può avere origine nei nostri piedi e nel loro appoggio.
Le solette Foot Relax rappresentano quindi un sostegno non solo alle fasce plantari, ma all’intera struttura del corpo.
3 motivi per acquistarle
- correggono i problemi di appoggio, prevenendo patologie da squilibri biomeccanici
- assorbono lo shock dell’atterraggio, prevenendo problemi di articolazione
- aiutano a prevenire e trattare la fascite plantare
Che cos’è la fascite plantare
Circa il 15% di tutti gli infortuni durante la corsa colpisce il piede. E la fascite plantare è uno dei disturbi più comuni e temuti.
La fascite plantare si verifica quando si infiamma il legamento arcuato, o fascia plantare. Si tratta di una robusta fascia fibrosa che unisce la zona plantare interna del calcagno con la base delle dita. Questo legamento ha una funzione molto importante nella trasmissione del peso corporeo al piede durante la deambulazione e la corsa.
Nello specifico, la fascite plantare si verifica quando si sviluppano piccole lacerazioni in questo legamento, portando a infiammazione e dolore al tallone. Il dolore è solitamente più acuto al centro del tallone, ma può irradiarsi anche intensamente lungo la pianta del piede.
Il dolore si avverte più spesso quando si scende dal letto al mattino, o si cammina dopo un periodo di riposo. Man mano che il piede si “scalda”, il dolore può diminuire. Il dolore può anche scomparire a riposo, poiché la fascia plantare è rilassata.
L’insorgere della fascite plantare è graduale e inizialmente si può avvertire solo un lieve dolore. Tuttavia, con il progredire della condizione, il dolore tende a peggiorare. La fascite può anche portare a un accumulo di osso (detto “sperone“) nel punto in cui la fascia plantare si collega all’osso del tallone.
La fascite plantare cronica può indurre una persona a cambiare la propria azione di camminata o corsa, portando a sintomi di disagio al ginocchio, all’anca e alla schiena.
Questa patologia è causata dal ripetitivo allungamento eccessivo della fascia plantare. Se la tensione sulla fascia plantare è eccessiva, questo movimento provoca le lacerazioni all’origine della fascite.
È evidente che questa patologia sia ricorrente tra i runner, che sottopongono la fascia plantare a uno sforzo continuo e ripetitivo. Purtroppo, chi soffre di fascite deve prevedere un periodo di stop che può durare anche qualche mese.
Cause della fascite plantare
I fattori che contribuiscono allo sviluppo della fascite plantare includono:
- attività sportiva frequente, soprattutto la corsa e la camminata intensa
- arco plantare molto accentuato o piedi piatti
- sesso: le donne sono più soggette a fascite
- età: la fascite plantare si manifesta più comunemente tra i 40 e i 60 anni
- indossare scarpe con i tacchi alti e / o scarpe che non offrono supporto e ammortizzazione dell’arco plantare adeguati
- essere in sovrappeso: il peso aggiuntivo aumenta la tensione sulla fascia plantare
- scarsa biomeccanica: viene applicata una tensione extra sulla fascia plantare se il peso non viene distribuito in modo uniforme quando si è in piedi, si cammina o si corre
- rapido cambiamento del livello di attività
Trattamento della fascite plantare
Se presentate i sintomi di fascite, consultate al più presto un medico o un fisioterapista. Il trattamento iniziale si concentrerà sulla riduzione del dolore e dell’infiammazione. Il riposo del piede colpito è l’aspetto più importante di questo trattamento, che prevede:
- impacchi di ghiaccio sulla pianta del piede
- farmaci antinfiammatori
- esercizi di delicato allungamento della fascia plantare e del tendine d’Achille, sotto indicazione del fisioterapia
- indossare solette ammortizzanti come Foot Relax
In casi gravi, se la fascite non migliora si procede all’iniezione di farmaci corticosteroidi come l’idrocortisone. In questa fase può essere consigliato anche indossare una stecca notturna per prevenire il rafforzamento della fascia plantare e del tendine d’Achille durante il sonno.
Un altro trattamento che può essere offerto se la fascite plantare diventa cronica e non risponde ad altre terapie è la terapia ad onde d’urto (ESWT). Questa procedura prevede il bombardamento dell’area interessata con onde sonore ad alta pressione per stimolare il flusso sanguigno e la guarigione.
La chirurgia è invece usata molto raramente nel trattamento della fascite plantare, e solo per casi cronici e molto gravi. La procedura, nota come fasciotomia, di solito prevede il rilascio parziale o completo della fascia plantare dall’osso del tallone.
Prevenzione della fascite plantare
Ogni runner vuole correre, e fermarsi il meno possibile. Per questo il mantra di tutti noi appassionati di questo sport dovrebbe essere: prevenire gli infortuni. La fastidiosa fascite ci mette mesi a sparire completamente. Ma bastano poche accortezze e un regime di esercizi mirati di pochi minuti al giorno per prevenirla. E in questo le fascette Foot Relax giocheranno un ruolo chiave.
Strategie per prevenire la fascite:
- Indossare le solette Foot Relax per avere supporto alla fascia plantare e ammortizzazione
- Esercizi di rafforzamento dei muscoli della parte inferiore della gamba e della caviglia
- Stretching per aumentare la flessibilità del tendine d’Achille, dei muscoli del polpaccio e della stessa fascia plantare
- Riscaldamento prima di iniziare l’attività fisica
- Aumenta gradualmente i livelli di esercizio o attività
- Mantenere il peso forma
Qui trovate qualche semplice esercizio preventivo. Come vedrete, bastano pochi minuti al giorno per risparmiarci mesi di stop!
Altri dolori per cui le fascette plantari Foot Relax sono utili
Anche il dolore generale al ginocchio e alle caviglie sono disturbi comuni tra i corridori. Indossando le Foot Relax, i corridori possono ridurre lo stress su ginocchia e caviglie e stabilizzare i piedi.
La metatarsalgia (dolore all’avampiede) e le fratture metatarsali sono un altro problema comune per i corridori, che può però essere facilmente prevenuto. Fornire il giusto supporto e ammortizzazione riduce lo shock e lo stress sulle ossa metatarsali del piede.
Per chi soffre di iperpronazione, le solette Foot Relax sono essenziali per evitare lesioni che possono insorgere a causa di piedi piatti. Correggendo l’iperpronazione, i corridori possono prevenire borsiti, distorsioni della caviglia e altri problemi.
Un’altra patologia poco nota contro la quale possiamo difenderci con le solette Foot Relax è il neuroma di Morton. Noto anche come neuroma intermetatarsale, è un problema legato all’allargamento di uno dei nervi che viaggiano verso le dita dei piedi nell’avampiede. È più probabile che colpisca le donne rispetto agli uomini.
In effetti, spesso all’insaputa di chi ne soffre, è una delle cause più comuni di dolore all’avampiede, in particolare nelle donne di mezza età e nei corridori. Alcuni dei segni e sintomi più comuni del neuroma di Morton includono:
- Dolore lancinante alla pianta del piede
- Formicolio tra il terzo e il quarto dito del piede
- Crampi o intorpidimento ai piedi
- La sensazione di camminare su un sassolino
Per i runner, il neuroma di Morton si sviluppa dopo una pressione continua sul nervo o dopo aver indossato calzature inadeguate. Una punta stretta, insieme a un tacco alto, può contribuire al problema.
Altri fattori che possono contribuire ai neuromi di Morton includono:
- Piedi piatti
- Borsiti o altri problemi all’avampiede che causano stress sui metatarsi minori
- Archi del piede eccessivamente alti
Chi presenti questi sintomi dovrebbe recarsi dal medico o dal fisioterapista per accertare la diagnosi. Anche in questo caso, l’utilizzo delle solette Foot Relax è un’ottima misura preventiva, che ci risparmia fastidiosi e lunghi stop.
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Conclusioni
Lo abbiamo detto più volte: la corsa è forse l’unica dipendenza alla quale fa bene abbandonarsi. Chiunque si sia dovuto fermare a causa di un infortunio sa quanto sia fastidioso e quanto incida sull’umore. Una volta che si sono provate le gioie della corsa, dovervi rinunciare fa spesso più male dell’infortunio stesso.
Le solette Foot Relax, con il loro effetto ammortizzante e sostenitivo della fascia plantare, ci permettono di continuare a correre. E non solo ridurremo il rischio di infortuni, ma correremo meglio, con una postura più corretta. Il che migliorerà le nostre prestazioni.
Foot Relax è forse il tassello che vi manca per completare il complesso puzzle di uno stile di corsa sostenibile ed efficiente. Non fatevelo scappare: potete acquistare le solette direttamente dal sito ufficiale.
Per concludere, ricordiamo che è ormai ampiamente dimostrato che la salute dell’apparato muscolo-scheletrico non può prescindere dalla nostra dieta. Fare attenzione a cosa abbiamo nel piatto è importante anche per prevenire infortuni alla schiena o alle anche. Un intestino irritato, ad esempio, è tra le cause della lombalgia.
Per questo vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra sezione dedicata all’alimentazione. Un buon menù fa parte integrante della nostra tecnica di corsa!
Vedi anche:
- Dolore gambe dopo corsa: 3 rimedi veloci
- Fascite plantare: 6 esercizi e 5 solette per curarla
- Cosa serve per correre (guida completa)
